La questione della trasmissione della vita psichica tra generazioni e` diretta conseguenza dellipotesi che esista un inconscio soggettivo/intersoggettivo. Il soggetto nasce nel mondo del suo Altro: al pari di una `tabula rasa` si struttura lentamente sulla base dei soggetti e dellambiente dal quale circondato. Vi puo` essere una maggiore o minore capacita` del soggetto di essere `oggetto` nelle mani del suo Altro, cosa che dipende dalle sue caratteristiche fisiologiche, parafisiologiche o anche patologiche (genetiche ad esempio), ma infine e` sempre la mano dellAltro che scrive sulla materia vivente appena nata, trasformandola pian piano in un Soggetto. Al contempo lInconscio dellAltro modella lInconscio soggettivo, che quindi e` in realta` un inconscio intersoggettivo, ovvero deriva dalla relazione tra la materia vivente e i soggetti circostanti. Come dice Kas nel libro Trasmissione della vita psichica tra generazioni, il Soggetto e` al contempo Servitore, beneficiario ed erede della vita psichica del suo Altro: `il gruppo che ci precede, - scrive egli - ed elettivamente alcuni dei suoi membri che per linfans ne sono i rappresentanti, e` un gruppo che ci sostiene e ci mantiene in una matrice di investimenti e di cure, predispone dei segni di riconoscimento e di richiamo, assegna dei posti, presenta degli oggetti, offre dei mezzi di protezione e di attacco, traccia delle vie di realizzazione, segnala dei limiti, enuncia degli interdetti ...`. LAltro del piccolo essere vivente `... lo investe, lo colloca e lo parla, tanto che il soggetto del gruppo diventa soggetto parlante o soggetto parlato, non per il solo effetto della lingua ma per leffetto del desiderio di coloro che - come in primo luogo la madre - si fanno anche i portavoce del desiderio, dellinterdetto, delle rappresentazioni dellinsieme`. Insomma non esiste psiche umana in cui sia avvenuto tutto cio` e, in questo senso, il soggetto incorpora la vita intrapsichica di chi lo ha preceduto, con tutte le conseguenze positive o negative che da tale fatto possono scaturire.